SABATO 5 OTTOBRE 2019  ore 17:30 si è svolta la

# 9 Installazione nella RONDA DELL' ARTE

Sono state presentate le nuove opere degli artisti :

Mario Carlin, Acuminarsi per poi espandersi

“ Acuminarsi vuol dire concentrarsi, visualizzare un obiettivo. Trasformare se stessi per raggiungerlo, espandersi ad obiettivo raggiunto, consente di visualizzarne le prospettive e avere una visione più ampia di se stessi.

E delle proprie capacità.

Corten ferro acciaio piombo .... in trasformazione ma ancorati uno all'altro “.

Maffeo d’Arcole, Gli ultimi bisonti

“ Il materiale utilizzato sono delle vecchie tavole di legno recuperate dalle vecchie case coloniche utilizzate dagli immigrati coloni. Vi è una similitudine fra gli ultimi bisonti delle praterie americane e gli ultimi esseri umani che arrivano dal mare.

Come sono gli ultimi anche gli indiani d'America sottomessi ed infine circoscritti all'interno delle riserve. Considerati oggetti o merce di consumo per i turisti.

In questo caso utilizzando materiale vissuto, successivamente recuperato, mi rifaccio all'arte povera “.

Giulia De Serio, mai più la guerra - i fili uniscono il mondo nella pace

“ Lavoro nel campo della tessitura, parto dal filo per creare tessuti e di più. Da qui il mio pensiero ha iniziato a viaggiare. Di qui l'istallazione per abbinare le mie creazioni tessili al Forte Mezzacapo e cosa ricorda questo luogo. Tessuto delle esperienze e della vita del ricordo della Grande Guerra e quello che ha comportato non solo per Zelarino.

Il filo dei ricordi e delle esperienze di ogni uomo che l’ha vissuta, ora nella ronda immersa nel verde e nella natura immersa nei “quattro elementi della terra”, nei colori adoperati.

Guerra. Rete metallica. Cerchi. Fili Tessuti. Spazio che va oltre il tempo e ad ogni luogo dove la guerra non dovrebbe più esistere “.

Lo Stesso, Anagramma

“ Due grandi cubi in bianco e nero si fanno compagnia: Fortuna e Iella. La speranza in uno, la rassegnazione nell’altro. Il sunto stesso della vita.

Ad osservazione attenta sembrano due dadi da gioco, la casualità e il destino in un connubio che ho voluto analizzare in una sintesi compositiva partendo dalla geometria pura e dal contrasto dei toni definiti, per approdare poi all’allegoria. In questa installazione ho voluto fondere esistenza e filosofia per dare consistenza ed equilibrio a forze opposte, passioni razionali ed irrazionali, impulsi esistenziali e casualità.

E’ il tema del doppio inteso come sorgente ed orientamento della creatività, energia dirompente che tocca gli estremi ovvero la luce e il buio, il giorno che si tramuta in notte, opposti ma complementari; l’uno non può esistere senza l’altro “.

Eleonora Speranza Nalesso, Micelio

“ Una scultura prevalentemente raku che vuole rendere omaggio alla vita che silenziosamente nasce dalla terra.

Il sottobosco, ai miei occhi di bambina, era un ambiente depositario di un'entità magica e un po' spirituale che immaginavo materializzarsi nei funghi, in particolare il Tricholoma, con la sua colorazione insolita e quasi fantastica. Ritrovo la stessa magia durante la creazione raku e le sue fasi di ossidazione o riduzione per ottenere la colorazione “.

 

Maddalena Tuniz, Come nascono le bandiere

L'opera è una trama di colore astratta, una sorta di bandiera dipinta, cucita ed intrecciata, un messaggio di pace ispirato ad un frammento della poetica di Pablo Neruda : il popolo le ricamò col suo affetto, ne cucì i pezzi con la sua sofferenza... pace per tutte le terre e tutte le acque. La poesia come complemento dell'immagine, parola scritta ed immagine che racconta “.