IL RICORDO DEL SOLDATO ARNALDO CHECCHIN

 

Nel corso delle nostre ricerche ci siamo imbattuti nell’interminabile elenco dei morti nella Grande Guerra. Ma un caso ha attirato la nostra attenzione: quella del soldato Arnaldo Checchin da Trivignano, fucilato a Noale dopo “processo sommario” l’8 novembre 1917, due settimane dopo Caporetto.

 

Non conosciamo il motivo della fucilazione, ci basta il fatto che sia avvenuta dopo un processo sommario: del resto sappiamo che in quei giorni avvennero molte fucilazioni, per dare l’esempio, per decimazione, per un ritardo nel rientro al reparto o per motivi ancora più futili.

 

In tutta Europa negli ultimi anni si sta discutendo sui modi di includere nel ricordo ufficiale delle vittime della Prima guerra mondiale i soldati mandati a morte per diserzione o per rifiuto di obbedienza. In Gran Bretagna, nello Staffordshire, è stato eretto il monumento al “Fucilato all’alba” (Shot at dawn memorial); a Stoccarda è stato inaugurato un monumento a tutti i disertori; il Musée de l’armée a Parigi ha dedicato uno spazio ai “fucilati per l’esempio” della Prima guerra; nel Parlamento italiano è stata presentata una legge che intende “restituire l’onore” a questi soldati uccisi.

 

Per parte nostra intendiamo ricordare e riabilitare il soldato Arnaldo Checchin, promuovendo un’iniziativa che coinvolga la comunità che vive nei luoghi in cui egli è nato, vissuto e ha trovato la morte.

 

Domenica mattina, 5 novembre 2017 (Arnaldo Checchin è stato fucilato l’8 novembre 1917), gli dedicheremo una targa all’interno del forte Mezzacapo. In quella occasione ci saranno contributi di artisti con letture di poesie, canti, musiche.

 

Vorremmo che questa iniziativa, promossa nel centenario della Prima guerra mondiale, diventasse un’occasione di dibattito sulla guerra, sui modi di ricordarla e sulle retoriche nazionaliste che tuttora la celebrano.